LE NOSTRE CULLE
SCELTE DAI VIPS
PERCHE' SCEGLIERE LE NOSTRE CULLE
GLI ARTIGIANI AL LAVORO -video-
CARATTERISTICHE DEL MATERIALE

vimini, rattan, midollino, giunco...

che confusione ! ! !

Cerchiamo di fare chiarezza sulla materia prima che usiamo per la creazione dei nostri prodotti.


Il materiale che utilizziamo viene chiamato in modo generico “vimini”,  termine di origine latina “vimen” che significa intreccio

In particolare in Italia, il vimini, viene attribuito ai rami giovani di alcune specie di salice che vengono utilizzati per l’intreccio soprattutto di cesti.  

Questa terminologia, forse un po’ impropriamente, si è estesa a tutti quei manufatti che vengono realizzati con la tecnica dell’intreccio e non solo.


Qui comincia la confusione. 


Le materie prime delle nostre culle,  dei mobili ed anche dei cesti, sono il giunco e il rattanDue materiali pregiati dalle qualità uniche, i quali derivano da un particolare tipo di palma (rattan è il nome generico) e da una pianta palustre della famiglia delle Giuncacee, il giunco appunto. 

Questi materiali, hanno caratteristiche uniche che è difficile trovare in altri materiali di origine vegetale: sono molto resistenti, flessibili e molto leggeri.


Queste peculiarità trovano spiegazione, nella particolare struttura molecolare del rattan e del giunco, e rendono questi materiali interessanti anche per alcuni settori della medicina sperimentale (della protesica ossea), grazie alla porosità molto simile a quella del tessuto spugnoso dell'osso.




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RATTAN

(Calamus rotang L.) Il termine generico deriva dal greco calamos = canna, in riferimento ai fusti sottili simili alle canne di bambù.
Palma rampicante con fusto sottile di diametro variabile da pochi millimetri a qualche centimetro, flessibile, talora più o meno spinoso.
I fusti sottili e cilindrici, opportunamente lavorati, costituiscono il noto rattan, un materiale pregiato e costoso, molto apprezzato per la fabbricazione di mobili, bastoni, ombrelli e per lavori di intreccio.

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GIUNCO

Nome generico che si riferisce a piante della famiglia delle Giuncacee. Queste piante vengono utilizzate per fare canestri o impagliare sedie (Juncus effusus), per la produzione di cordami (Juncus maritimus), o come piante ornamentali.  
Il giunco o Juncus Effusus è una pianta perenne che può raggiungere un’altezza fino a centoventi centimetri; è diffusa soprattutto nelle zone con clima umido, in quelle paludose e marittime, ma anche in boschi ombreggiati. Ama molto anche l’acqua pulita di laghi e fiumi ma la si può trovare anche in quelle acquitrinose. Il giunco presenza rizomi di tipo strisciante, fusti di colore verde, di forma cilindrica ed eretti. Le foglie possono essere lineari oppure cilindriche, sono poste alla base del fusto; i fiori sono di piccole dimensioni e si sviluppano in infiorescenze a pannocchia da maggio ad ottobre. I semi del giunco venendo a contatto con l’acqua assumono una consistenza appiccicosa e, attaccandosi alle zampe degli uccelli, fanno sì che essi li diffondano.
Il giunco si raccoglie durante i mesi estivi, viene setacciato e pulito con l’uso della falce poi bollito e fatto asciugare al sole; alle fine di queste operazioni è pronto per essere lavorato.

Il giunco é un materiale pregiatissimo che ha la caratteristica di essere molto elastico, flessibile e leggero. I mobili fatti in giunco hanno una lunga durata. Dopo aver subito delle lavorazioni, si può ottenere il giunco senza corteccia che è molto usato per produrre pezzi che andranno pitturati; il midollino, che si ha dopo la trafilatura della parte all’interno del giunco; il giunchino che è un giunco sottilissimo che non si presta ad essere dipinto.


Materiali derivanti dalla lavorazione del giunco:
-GIUNCO SENZA CORTECCIA (SCORTECCIATO)
-CORTECCIA DI GIUNCO
-MIDOLLINO DI GIUNCO
-GIUNCHINO

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MIDOLLINO

Il midollino si ricava dalla trafilazione del rattan, o del giunco. Il nome di 'midollino' deriva probabilmente, proprio dal fatto che viene ricavato dalla parte più interna della pianta, ossia dal 'midollo'.

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CORTECCIA

La corteccia del giunco, trafilata in striscioline di pochi millimetri, viene usata per intrecciare le famose "sedie di Vienna" da qui deriva il nome di "giunco trafilato viennese".

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VIMINI

Termine di origine latina ‘vimen' ossia ‘intreccio'. I vimini sono i rami giovani di alcune specie di salice, alberi tipici dei corsid'acqua. Il vimini viene estirpato durante l'inverno; nel caso venga scortecciato, assumeràseccandosi la tipica colorazione bruna; se invece i rami verranno lasciati a bagno tutto l'inverno, una volta scortecciati e seccati assumeranno un colore chiaro. anche per queste fibre ènecessaria la reidratazioneper permetterne la lavorazione: il vimini viene lasciato a bagno per circa 3-4 ore e successivamente mantenuto umido con un panno bagnato. e' da sempre il materiale prediletto dagli artigiani cestai per la costruzione dei loro manufatti.